Progetto musical-teatrale
generato nel 1994 in
forma di laboratorio contemporaneo multiespressivo, con il preciso intento di
fondere i linguaggi comuni di musica e poesia in una forma drammatizzata che
permetta di dare compiuta espressione ai convulsi moti emotivi dello spirito.
In seguito a precedenti esperienze in campo letterario sono nati i primi lavori
dell'ensemble, in delicata simbiosi al primario rapporto musica-letteratura,
coinvolgendo inoltre altri linguaggi artistici come la cinematografia, le arti
figurative e soprattutto il teatro, quale ideale di "arte totale", summa
di tutte le arti. In questa chiave di lettura, la musica è perciò sempre
servita come "plasma emozionale" per comunicare il tutto in maniera
plurisensoriale. Le forme musicali utilizzate vivono quindi in dipendenza dalla
teatralizzazione in certo modo "imposta" dai testi, o, più in
generale, dal tema della narrazione.
Originale fonte di
ispirazione sono ancor oggi le avanguardie storiche, in particolare il movimento
surrealista (in primis l'opera di Antonin Artaud) e le tematiche ad esso
connesse; ancor presenti velate influenze tardoromantiche, più spesso fuse con
la spiccata tendenza ad un approccio verso sperimentazioni nuove e sonorità in
bilico tra elettronica di avanguardia e ambient-noise.
Nella rappresentazione musicale dal vivo l’ensemble si propone come gruppo prevalentemente acustico di genere contemporaneo, non disdegnando mai di intercalare note a recitazioni ad intermezzi poetici, sempre e comunque fondamentali per poter collocare la performance in un’atmosfera della quale non si è mai cercato la connotazione astrattamente musicale. Perseguendo tale decisione si è infatti arrivati al punto di scegliere all’occorrenza di impostare la rappresentazione stessa sull’aspetto più specificamente teatrale, dove il peso dei monologhi e della gestualità mista alla dinamica dell’atto scenico possono prendere il sopravvento e portare così lo spettatore in un’aura straniata dal contesto prima esistente. Anche in relazione alla scelta dell’organico, grazie anche alla videoproduzione, percorso artistico iniziato nel 2006 sulla scia di quello grafico, gli spettacoli, dall’impatto emotivo già fortemente magnetico e straniante, forniscono oggi una suggestiva e più completa visione d’insieme che avvicina sempre più la proposta artistica e culturale all’idealizzato Gesamtkunstwerk (l’opera d’Arte totale di secessionista memoria).
L’esordio discografico
avviene nel 1996, con il CD Sous la robe bleue, un particolare
tipo di concept album paragonato ad uno psicodramma, ove un immaginario
personaggio femminile, incapace di trovare l'amore di cui aveva bisogno per
vivere, finisce per morire a causa di tale mancanza. Nel febbraio 2000 esce poi
Né l'être… éternel, il cui tema è quello dell’eternità dello
spirito come generatore di energia, della morte come parte integrante della
vita e la ricerca di un simbiotico rapporto con la Natura con la quale l'uomo
moderno ha un fortissimo bisogno di riconciliarsi.
Nel febbraio 2002 esce lo Sturm,
prima vera e propria opera di teatromusica che vanta la collaborazione in
alcuni brani del celebre musicista statunitense Steven Brown dei Tuxedomoon,
e che è stata in seguito completata dalla stesura definitiva della
sceneggiatura teatrale. Nel luglio 2005 è la volta di Odos eis ouranon,
doppio CD live acustico, comprendente un doppio concerto registrato con la band
Ataraxia, nel quale l’ensemble è riuscito a rendere al meglio il proprio
potenziale esecutivo ed espressivo, anche e soprattutto grazie alla
collaborazione, ormai in pianta stabile, con l’eccellente soprano Sonia Visentin, già apprezzata
interprete di musica contemporanea.
Nel maggio 2006 esce per Ark Records L’Art et la Mort, lavoro carico di nessi letterari, il quale, utilizzando un’idea compositiva
basata su un approccio di stampo cubista, cerca di tracciare un percorso
spirituale volto a stimolare in noi tutti l’indagine sull’essenza intima della
morte, dell’anima e della vita eterna, e che vede ancora in Antonin Artaud il suo profeta sublime.
Nel luglio 2012 esce finalmente per Ark Records dopo una lunga attesa l’ultimo lavoro intitolato Phalène d’onyx. Si tratta
di un concept il cui intento è di
ridare importanza all’amore poetico nel mondo odierno, schiavo della civiltà
consumistica: la poesia e la riflessione sulle sue conseguenze in ambito
artistico sono la chiave di volta per entrare attivamente in questo viaggio
iniziatico alla ricerca di una rinnovata profondità d’animo.
Nel giugno 2015, nella figura del suo fondatore Saverio Tesolato, il progetto viene selezionato e partecipa alla mostra internazionale di arte contemporanea SELF PORTRAITS – Inner Feelings presso Palazzo Ca’ Zanardi a Venezia, organizzata da It’s LIQUID Group ed International Art Expo, presentando un video di genere sperimentale dal titolo Sous cette croûte…, con musica originale e recitazione di una poesia di Artaud.
Nel settembre 2015 esce per Crac Edizioni il libro di Antonello Cresti dal titolo Solchi sperimentali Italia, all’interno del quale l’autore recensisce alcuni lavori del progetto ed intervista il suo fondatore. Nel novembre dell’anno successivo i due organizzano insieme il primo Solchi Sperimentali Fest a Bologna.
Ad aprile 2017 lo stesso editore pubblica Solchi sperimentali Italia – The Movie, doppio DVD contenente un film girato dal regista Francesco Paladino sulla base dell’ispirazione fornitagli dallo stesso Cresti - peraltro tra i protagonisti del film - oltre ad un secondo disco recante i contributi di svariati artisti indipendenti italiani.
Ad agosto 2017 esce il libro di Saverio Tesolato dal titolo Intrecci del sogno, preludio di ciò che ha portato a fine novembre all’uscita del nuovo lavoro discografico Entrelacs du rêve, effettivo completamento della succitata opera letteraria. Dalla narrazione – giunta dopo una spesso faticosa analisi a ritroso – delle immagini surreali e stranianti di due sogni alla loro messa in musica il passo è relativamente breve: diverse sono le forme, ciascuna in grado di fornire interpretazioni variegate alle visioni oniriche, per comprendere il passato, per dare un senso credibile al futuro. Un’opera grafica inserita nel libro è stata selezionata per partecipare alla mostra internazionale di arte contemporanea ANIMA MUNDI – Visions presso Palazzo Ca’ Zanardi a Venezia.
Infine, nel luglio 2018 è stato inoltre pubblicato un paper in cui vengono dettagliatamente illustrate le tecniche compositive di un brano del lavoro: si intitola Dreamlinks: Link Theory Meets Music Composition. An Introduction to Compositional Methods Related to Primary Links ed è stato presentato a Stoccolma all’interno del 21° ciclo di conferenze Bridges Conference, il più grande al mondo concernente le varie connessioni esistenti tra arti, musica, architettura, educazione e cultura. La pubblicazione del succitato articolo è avvenuta all’interno dei relativi Atti del Congresso (Bridges 2018 Proceedings).
DISCOGRAFIA COMPLETA / BIBLIOGRAFIA
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